Sprecare frutta e verdura è un lusso che non possiamo più permetterci. Non solo per motivi economici, che già sarebbero molto validi, ma soprattutto per una questione ambientale e di rispetto verso chi produce e sceglie con cura prodotti di qualità, come quelli biologici. Sapere come conservare frutta e verdura per evitare sprechi non è un qualcosa di impossibile: parliamo di una serie di abitudini, semplici ma efficaci, che possono da un lato migliorare la vita quotidiana e dall’altro fare bene al pianeta.
Vuoi saperne di più? Scopriamo allora qualche dritta sulla conservazione frutta e conservazione verdure.
Come conservare frutta e verdura: il frigorifero non è sempre la soluzione
Partiamo da una delle domande più frequenti: frutta in frigo o fuori? La risposta varia: non tutta la frutta e la verdura stagionale deve andare in frigorifero. Anzi, alcune varietà rischiano di perdere sapore e consistenza se raffreddate troppo. Ad esempio:
- Per la conservazione verdure come pomodori, cipolle, patate e aglio, meglio preferire luoghi freschi e asciutti, lontani da fonti di luce diretta, e meglio evitare il frigorifero;
- Per quanto riguarda la conservazione frutta come banane e agrumi, opta per una conservazione a temperatura ambiente, almeno finché non sono ben maturi. Una volta tagliati, ovviamente, è tutta un’altra storia: andranno chiusi ermeticamente e refrigerati.
Il segreto è conoscere la frutta e la verdura che si acquista, poiché ogni varietà ha le sue esigenze.
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Sfrutta contenitori riutilizzabili, non la plastica usa e getta
Per una conservazione frutta e verdura più sostenibile, basta eliminare la plastica monouso e adottare alcune buone abitudini:
- Usa sacchetti in tessuto, retine o contenitori in vetro al posto della plastica;
- Separa la frutta dalle verdure, per evitare che l’etilene prodotto da mele o banane acceleri la maturazione degli altri alimenti;
- Per le verdure a foglia (come spinaci, lattuga o bietole), avvolgile in un panno umido prima di riporle nel frigo.
- Non lavare nulla prima di conservare: l’umidità favorisce muffe e marciumi.
In generale, meglio acquistare frutta e verdura non troppo mature se pensi di consumarle nei giorni successivi.
Come conservare la frutta fuori frigo?
Molti frutti, come pesche, albicocche, kiwi e pere, se ancora acerbi, è meglio lasciarli maturare fuori dal frigo. Basta un cestino in un luogo fresco, asciutto e lontano dalla luce diretta.
Una volta maturi, puoi spostare il tutto in frigo per rallentare il processo. Se invece questi frutti maturano troppo in fretta, tagliali e congelali per smoothie (come il centrifugato ACE), sorbetti (come quello siciliano) o dolci fatti in casa.
Conservazione frutta: attenzione ai dettagli
Ogni frutto ha esigenze diverse. La conservazione frutta richiede buon senso e un po’ di esperienza. Ad esempio:
- Le mele durano settimane in frigo, ma rilasciano etilene: tienile lontane dalle verdure;
- Gli agrumi, in inverno, resistono benissimo fuori frigo in un luogo fresco e aerato;
- I frutti tropicali, come tutti i tipi di mango, papaya e ananas, preferiscono restare a temperatura ambiente fino a completa maturazione.
Come conservare frutta e verdura: cerca di evitare gli sprechi usando l’intelligenza
Un buon metodo per conservare frutta e verdura in modo sostenibile per evitare sprechi è quello di acquistare poco ma spesso, privilegiando la stagionalità. Inoltre, applica il metodo FIFO (first in, first out): ciò che hai comprato prima deve essere consumato prima.
Puoi anche usare gli scarti di frutta e verdura per fare brodi, salse o composte. La buccia di limone o arancia essiccata, ad esempio, può aromatizzare tè e dolci.
Infine, per quanto concerne la conservazione di frutta e verdura, congelare resta una soluzione intelligente per allungare la vita degli alimenti: la frutta tagliata e congelata è perfetta per frullati, e le verdure cotte possono diventare ottime zuppe anche a distanza di settimane.
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Una cucina sostenibile parte dalla scelta giusta
Capire come conservare frutta e verdura in modo sostenibile è solo una parte del lavoro. L’altra parte è scegliere con attenzione cosa portiamo a casa. Comprare da produttori locali, biologici e trasparenti significa fare una scelta più etica e più salutare.
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